Dettagli
Autore
NEERA (Anna Radius Zuccari) –
Soggetto
Neera-Michele Ricciardi-Il Punolo-Autografi-Napoli
Descrizione
Pagina (mm 220×138) di “liber amicorum” multifirma. Manoscritto a inchiostro marrone: «Nulla di nuovo». Insignificante strappetto senza perdita. In calce l’ironica risposta al pensiero di Neera di Michele Ricciardi: Pensiero autografo firmato, datato Napoli, 1/1/1891: «O viva pur sicura, gentile Signora! Nulla di nuovo nemmeno a Napoli». Neera, pseudonimo di Anna Radius Zuccari [Milano 1846-ivi 1918]. Scrittrice dal temperamento delicato, sensitivo ma virilmente meditativo, fu una delle prime scrittri a reagire, in nome dell’ideale, al dilagante positivismo della fine dell’800. Rappresenta il dramma di anime femminili combattute tra la passione e la ragione, tra il desiderio e il sacrificio; ma senza angustia né rigidità di schemi, ché la sua ricca esperienza di donna, il vivace senso d’osservazione, il bisogno di confessioni liriche e di abbandoni cordiali, la tengono lontana così dagli eccessi del verismo come dalla facile predicazione umanitaria. Decisamente avversa al femminismo, nel quale vedeva una materialistica deformazione di problemi essenzialmente morali; e convinta fautrice dell'”amor platonico”, come d’uno dei principali incrementi della vita dello spirito. E se quel bisogno di sfogo e di abbandono, la costringe spesso a un’espressione affrettata e approssimativa, nuoce alla concretezza artistica dei suoi libri e dei suoi personaggi, tuttavia in quelli e in questi è costante sincerità di atteggiamenti e vigore di pensieri. Michele Ricciardi [Napoli ?-ivi 1917], Avvocato, direttore del foglio “Il Pungolo parlamentare”. Nel 1890, assieme a Benedetto Croce, fondò la “Società dei Nove Musi”, cenacolo di intellettuali e amici che nacque nella libreria di Luigi Pierro (1843-1917). Della Società facevano parte, oltre a Benedetto Croce, l’economista e politico Francesco Saverio Nitti, lo scrittore Onorato Fava, il poeta e orientalista Francesco Cimmino, il critico d’arte Vittorio Pica, il giornalista e scrittore Carlo Petitti, lo storico Michelangelo Schipa e l’archeologo Vittorio Spinazzola. Nel 1892 entrò a farne parte anche un vecchio compagno di collegio di Croce, lo storico e scrittore Giuseppe Ceci. La nuova entrata fu celebrata col distico “Al grato arrivo di Peppino Ceci / i Nove Musi diventarono Dieci“. Il Pungolo. Quotidiano fondato da Jacopo Comin nel 1860, tra il 1894 e il 1902 si chiamò “Il Pungolo Parlamentare”, mentre in seguito tornò al titolo primitivo; fu pubblicato fino al 1911. Con la direzione di Michele Ricciardi Il Pungolo fu un centro politico e intellettuale ed ebbe fra i suoi redattori Arturo Labriola, Ferdinando Russo, Vittorio Pica, Salvatore Di Giacomo e Francesco Saverio Nitti, Michele Uda, Floriano Del Secolo.